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Blue Economy, cooperazione tra Mediterraneo e Oceano Indiano


18 maggio 2019 - Il 17 maggio scorso si è tenuta a Roma la Tavola Rotonda “Italy and the Indian Ocean Rim Association (IORA). Blue Economy as an opportunity to develop stronger cooperation in the Mediterranean and the Indian Ocean”, organizzata dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale in collaborazione con la presidenza sudafricana di IORA e con il supporto della Federazione del Mare in rappresentanza del cluster marittimo italiano. Scopo dell'evento, inserito nel programma di EXCO 2019, prima fiera internazionale dedicata alla cooperazione, era quello di favorire i contatti tra l’Italia e gli Stati IORA sulle principali tematiche della Blue Economy quali: pesca e acquacoltura, energie oceaniche rinnovabili, porti e spedizioni marittime, ricerca e sviluppo in biologia marina, turismo e sviluppo delle comunità costiere.

 Oltre ai rappresentanti del MAECI e agli ambasciatori dei paesi aderenti a IORA, in rappresentanza del cluster marittimo italiano erano presenti Carlo Lombardi, segretario generale della Federazione del Mare con la vicesegretaria Laurance Martin, caposervizio Relazioni Internazionali di Confitarma, e Luigi Giannini, presidente di Federpesca. Carlo Lombardi, dopo aver ricordato le dimensioni e il ruolo del cluster marittimo in Italia, possibile esempio anche per lo sviluppo dei paesi IORA, ha messo in evidenza che le barriere commerciali stanno diventando sempre più diffuse e rappresentano una preoccupante tendenza.

Ha in proposito ribadito l’impegno del cluster marittimo italiano per la salvaguardia e promozione di politiche e principi di libero scambio in tutto il mondo, riconoscendo l’importante ruolo svolto dall’organizzazione del commercio mondiale (WTO). Inoltre, il segretario generale della FdM ha posto l’accento sulla questione della demolizione e del riciclaggio delle navi, tema molto sentito a livello europeo.
“Dovremmo riconoscere il forte progresso dei cantieri di paesi dell'Oceano Indiano, i quali stanno ponendosi in linea con la Convenzione di Honk Kong e pertanto auspicano di essere inclusi nell'elenco UE degli impianti autorizzati per le navi battenti bandiera di uno Stato membro. – ha affermato - L'UE deve agire come un vero promotore di ulteriore sviluppo in tale campo, dando a queste strutture la possibilità di entrare nell'elenco UE."
 Infine, Carlo Lombardi ha ribadito ancora una volta che IMO, organizzazione marittima internazionale facente capo alle Nazioni Unite, deve restare l’unica sede deputata ad emanare norme per il settore marittimo.

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