Le opere esposte riflettono su un tema peculiarmente “caribeño”, nonché su un’importante questione di attualità: la “Natura e la Biodiversità”, linea guida del Padiglione latino. Tra queste, vi sono quelle realizzate da alcuni artisti che, pur non essendo nati nella Repubblica Dominicana, hanno sviluppato tematiche affini al tema dominante del Padiglione. In questo contesto di grande attualità tra Natura e Biodiversità, Annalaura di Luggo presenta “Genesis”, un’opera che nasce dal confronto, dal desiderio di superare i confini, di tracciare un percorso che si esalta nel colore. Si tratta di una geometria astrale che appartiene alla materia dei sogni, che viene dal passato lontano per proiettarsi nel futuro. Un tracciato di biodiversità inteso come differenza, come scoperta e pertanto come emozione di fronte alla vita. Come scrive Francesco Gallo Mazzeo nel catalogo che accompagna la partecipazione dell’artista,
“l’Opera è somma di piccoli gesti, uno dopo l’altro, che tolgono da un fantasma e aggiungono un corpo, togliendo e mettendo, in modo che la luce possa magnificare se stessa facendo radiare l’invisibile, reso visibile. La Natura è bellissima metafora, è cubo, icosaedro, tetraedro, ottaedro, è polimorfa, per l’aedo e il cantore, per il pastore soterio e nomade, per l’augure che fonda città, ma è porta aperta a bufere, intemperanze, a scorribande e nequizie: dobbiamo per questo ascoltarla, accarezzarla, essa che è natura madre, “adottarla”, farla nostra figlia, crescere insieme”.All’opera si accompagna il video d’arte “Narratur” che svela il percorso realizzativo dell’opera.