Ne è emerso un quadro del settore cantieristico mondiale che, seppur in ripresa, dopo i minimi ventennali segnati nel 2016, registra il ripetersi di gran parte di quelle dinamiche che hanno portato ai passati problemi di overcapacity, con conseguente oversupply, e che hanno generato repentini crolli del mercato da una parte, e l’uscita dei cantieri Italiani ed Europei da interi segmenti di mercato dall’altra.
L’Europa, in passato, era infatti leader in tutti i segmenti della navalmeccanica, per poi perdere progressivamente, in parte rilevante a causa dell’utilizzo di pratiche lesive della concorrenza da parte dei cantieri del Est Asiatico, prima il segmento dei tanker e dei bulker, poi dei portacontainer, poi gran parte dell’Offshore, e trovandosi adesso sotto forte attacco sui Ferries, e con un inizio di attacco anche sul segmento Cruise. Il ripetersi delle stesse dinamiche richiede necessariamente un intervento regolamentare incrementale rispetto allo stato dell’arte, e, poiché tutto ciò ancora non è avvenuto, Assonave ha definito il 2018 come l’Anno del Gattopardo:
“Tutto cambia perché niente cambi”,con un mercato tornato ad essere roseo, ma senza aver risolto nessuna delle problematiche del passato. In particolare, la relazione del Presidente di Assonave all’Assemblea dei Soci illustra che, secondo i dati IHS Fairplay opportunamente rivisti dall’Ufficio Studi Assonave, nel 2018 gli ordini mondiali di nuove di navi mercantili si sono attestati sui 28,4 Milioni di tonnellate di stazza lorda compensata (tsl.) in crescita del 32% rispetto al 2017.
La ripresa inoltre non risulta essere omogenea, con settori quali quello crocieristico che si conferma in ottima salute, i settori militare e nautico che evidenziano prospettive promettenti, quello delle navi standard e soprattutto High Tech in forte in ripresa rispetto al 2017, mentre il segmento Offshore è ancora praticamente fermo.