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Trasporti e logistica: Alis studia l’economia insulare


2 aprile 2019 - Nel corso dei lavori del Consiglio direttivo di ALIS tenutosi a Roma il 27 marzo, il Presidente Guido Grimaldi ha presentato ai Soci e all’Avv. Andrea Annunziata, Presidente dell’AdSP Mare di Sicilia Orientale, l’analisi “TRASPORTI E LOGISTICA: ALIS STUDIA L’ECONOMIA INSULARE” prodotta dal Centro Studi ALIS.
“Lo studio - ha dichiarato Guido Grimaldi - contiene una dettagliata analisi sull’evoluzione dei traffici in Sicilia e in Sardegna e sul relativo impatto per l’economia del cluster ALIS. Sono emersi dati significativi per cui, in un quadro economico internazionale che ha mostrato persistenti segnali di debolezza ed instabilità con segnali chiaramente recessivi purtroppo per il nostro Paese dal terzo trimestre 2018 ad oggi, il settore dei trasporti e della logistica ha riportato in controtendenza numeri decisamente positivi, con quote di mercato sempre maggiori registrate dalle aziende associate e dal Cluster Alis”.
 Lo studio è stato realizzato in collaborazione e prendendo in esame i dati delle Autorità di Sistema Portuale dello Stretto, della Sicilia Orientale, della Sicilia Occidentale e del Mar di Sardegna. In particolare, sono state considerate le variazioni delle quote di mercato 2018 e 2019 e la competitività delle compagnie di navigazione che effettuano trasporti intermodali da e per la Sicilia e la Sardegna, isole strategiche per la vitalità dell’economia del Mediterraneo. L’intermodalità marittima da e per la Sicilia risulta avere tassi di crescita importanti.

Queste le cifre. In Sicilia per esempio, nel primo semestre 2018, secondo dati della Banca d’Italia, le esportazioni sono aumentate del 15,2%, e parallelamente nel corso dell’intero anno si è registrato un aumento del traffico marittimo merci per il cluster ALIS con oltre l’81% del mercato totale, pari a circa 1,5 milioni di unità annue considerando anche i mezzi transitati per lo Stretto di Messina con gli operatori Caronte e Blu Ferry. Trend confermato nelle prime settimane del 2019, dove il traffico marittimo di merci rotabili ha rappresentato per le aziende associate ad ALIS oltre l’84% di tutto il traffico merci siciliano.

Situazione analoga per quanto riguarda la Sardegna, dove dal 2015, quando esisteva un solo armatore che dominava il traffico marittimo ed insulare, con l’ingresso di un altro player mondiale associato ad ALIS sono aumentati servizi, navi, ridotti i noli per l’autotrasporto, e cresciuto in tre anni il flusso merci del 13%. Ed ancora, il cluster ALIS che l’anno scorso ha registrato il 37% dei flussi in ingresso ed in uscita dalla Sardegna, nel primo trimestre 2019 ha visto impennarsi il proprio trend giungendo a rappresentare oltre il 55% di tutto il traffico marittimo merci.
 “La presa di coscienza del ruolo strategico che l’intermodalità marittima e di cabotaggio insulare riveste per la Sicilia e la Sardegna - ha aggiunto Guido Grimaldi – impatta sia sulla riduzione dei costi della produzione industriale, su cui inevitabilmente il trasporto incide, che sulla salvaguardia ambientale. A tal proposito ricordo che grazie all’intermodalità strada-mare nel 2018 sono state imbarcate su direttrici intermodali e di cabotaggio nazionale ed internazionale superiori ai 600 km, circa 1,5 milioni di camion, pari a 40 milioni di tonnellate di merci in meno trasportate sull’intera rete stradale nazionale, con un abbattimento delle emissioni di Co2 di 1,2 milioni di tonnellate”.

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