Non si tratta delle prove all’interno della trama di una delle tante serie televisive di gran successo, incentrate sulle indagini su fatti criminosi e su delinquenti seriali. Si tratta del lavoro quotidiano svolto con dedizione e professionalità dagli operatori della polizia scientifica italiana, che si è oggi dotata di una nuova arma: una certificazione terza delle procedure di accertamento e indagine e quindi, indirettamente della garanzia di totale affidabilità e competenza delle prove raccolte su singoli reati o eventi criminosi.
È stato infatti consegnato da Bureau Veritas, il colosso internazionale della certificazione, il certificato riguardante tutta la polizia scientifica italiana di tutte le procedure e le metodologie di lavoro, raccolta, verifica e accertamento delle prove, fornendo quindi ai Tribunali un’ulteriore garanzia di affidabilità delle prove stesse e della loro, a questo punto difficilissima, contestabilità in giudizio.
Questa certificazione segna una svolta anche nel campo della tutela delle libertà e dei diritti del cittadino, pone la Polizia scientifica italiana all’avanguardia anche rispetto a prestigiosi corpi di polizia in Europa e nel mondo che ancora non hanno compiuto questo passo essenziale nella validazione e del loro lavoro. Per altro, caso unico, la certificazione di Bureau Veritas sarà valida e operativa su tutto il territorio nazionale prevedendo procedure, strumenti, professionalità e modus operandi molto stringenti e basati su standard sottoposti a piú verifiche.
“Per Bureau Veritas - sottolinea Ettore Pollicardo - il rapporto di collaborazione con la polizia scientifica Italiana è un doppio motivo di orgoglio. Da un lato è il riconoscimento di una nostra competenza e professione da un soggetto istituzionale che fa ogni giorno di competenza e professionalità la sua mission; dall’altro è la soddisfazione di poter cooperare attivamente a quelle funzioni così essenziali e sensibili per l’amministrazione della giustizia e la gestione della sicurezza nel paese.”La certificazione è stata rilasciata il 6 marzo, alla presenza del Direttore della Polizia Scientifica, Fausto Lamparelli e del Prefetto Vittorio Rizzi, Direttore Centrale Anticrimine della Polizia di Stato che ha detto:
“La Scientifica ha una storia ultracentenaria ed è un settore d’eccellenza della Polizia di Stato. Ma è facile dirsi bravi da soli. Adeguandosi agli standard internazionali, la Polizia Scientifica non ha esitato a sottoporsi a una verifica severa delle proprie procedure operative da parte dei migliori professionisti della certificazione di qualità, e aver passato a pieni voti l’esame rappresenta una grande soddisfazione, ma soprattutto la migliore garanzia per le libertà del cittadino”.