15 marzo 2019 - A seguito del naufragio della nave ConRo
Grande America, il Gruppo Grimaldi ha emesso il seguente aggiornamento.
Al momento dell'incidente, la Grande America aveva a bordo
un carico composto da rotabili, container e alcune merci generiche, caricate ad
Anversa ed Amburgo con destinazione Casablanca (Marocco), Dakar (Senegal),
Conakry (Guinea), i porti brasiliani di Suape, Vitoria, Rio de Janeiro, Santos
e Paranagua, nonché Zarate (Argentina) e Montevideo (Uruguay).
In totale i veicoli a bordo erano 2.210, di cui 1.298 nuovi
(provenienti dai principali costruttori di veicoli).
I contenitori a bordo erano 365, di cui 247 stivati sul
ponte superiore (esterno) e i restanti sul ponte più basso. Il 78% delle unità
era destinato al Sud America e il resto all'Africa Occidentale (principalmente
Casablanca). I contenitori con carico pericoloso secondo la classificazione IMO
(International Maritime Organisation) erano 45, di cui 34 stivati sul ponte
superiore e il resto all'interno della nave.
Con riferimento al trasporto di merci classificate IMO, il
Gruppo Grimaldi ha in atto da tempo una politica molto severa, ben oltre i
requisiti di classe per questo tipo di nave, con oltre 100 tipologie di merci
espressamente vietate (inclusi esplosivi, materiali radioattivi, corrosivi e
tossici, ecc.).
Nell'ambito del suo piano antinquinamento, il Gruppo
Grimaldi ha immediatamente inviato sul luogo del naufragio la nave
specializzata Union Lynx, che sta monitorando qualsiasi fuoriuscita di
carburante dalla Grande America e sta organizzando il recupero dei container
caduti galleggianti a mare.
Un gruppo di esperti nel campo dei sinistri marittimi e
della prevenzione dell'inquinamento, nominati da Grimaldi, è già a Brest per
monitorare la situazione ambientale e consigliare ulteriori misure, sempre in
coordinamento con le autorità francesi.
Inoltre, in accordo con le autorità francesi, il Gruppo
Grimaldi effettuerà un'indagine sottomarina del relitto, situato a 4.600 metri
di profondità marina, mediante la nave Pourquoi Pas, dotata di un moderno ROV
(Remotely Operated Vessel), un sottomarino a comando remoto.