Un provvedimento, quello pubblicato mercoledì scorso che, a chiusura di un lungo contenzioso, mira ad individuare un nuovo soggetto che gestirà, per i prossimi 15 anni, la banchina – riqualificata nel 2011 – che si affaccia sul canale che costeggia le saline di Molentargius. Un’area, quella da assentire in concessione, pari a 5 mila e 435 metri quadrati di spazi scoperti e 4 mila e 320 di area a mare, la cui finalità sarà collegata al diportismo, alle attività sportive e ai servizi all’utenza.
L’importo a base di gara del canone sarà di poco superiore ai 24 mila e 888 euro all’anno e la scadenza per la presentazione delle offerte, che dovranno essere recapitate all’Ufficio protocollo del Molo Dogana, è prevista per il prossimo 5 aprile alle 12. Un ulteriore tassello, il rilancio della banchina di San Bartolomeo, che si aggiunge al progetto di riqualificazione di una serie di aree di pregio e di valore storico della parte di waterfront cagliaritano di competenza dell’AdSP.
La piena operatività del porticciolo, infatti, si integrerà, attraverso un ponte pedonale e ciclabile che verrà realizzato dal Comune, con un parco (del quale l’Ente ha appaltato i lavori di riqualificazione), che circonda il Padiglione Nervi, costituendo, così, una naturale prosecuzione della passeggiata di Su Siccu verso quella di Sant’Elia.
“Con questo bando – spiega Massimo Deiana, Presidente dell’AdSP del Mare di Sardegna – puntiamo a completare e a dar gambe ad un consistente intervento di valorizzazione di alcune aree di grande pregio storico e paesaggistico, come il padiglione Nervi, il tratto di sbocco a mare del canale San Bartolomeo e la lunga passeggiata sul litorale cagliaritano che sarà servita da una lunga pista ciclabile in gran parte realizzata dal nostro Ente. Un ulteriore fiore all’occhiello per la città di Cagliari e un utile servizio al diportismo e alle attività sportive nautiche”.Un bando, quello della Banchina di San Bartolomeo, che si aggiunge all’invito a presentare manifestazione di interesse, pubblicato il 14 febbraio ed in scadenza il prossimo 31 marzo, per la riqualificazione e alla gestione ed utilizzo dei silos alla radice del Molo Rinascita.
“Anche in questo caso – conclude Deiana – abbiamo deciso di stimolare il mercato per verificare se esistano proposte da parte di soggetti qualificati interessati a riconvertire e a riutilizzare i silos che, altrimenti, ci dovremmo rassegnare a demolire”.