“È sulle risorse umane che si giocano lo sviluppo e la competitività del porto. Da due anni abbiamo creato un Ufficio interno dedicato all’ideazione e gestione di progetti finanziati dall'Unione Europea che sta portando ottimi risultati. Si tratta di idee progettuali divenute realtà dal 2015 ad oggi e ora tutte avviate”.Questo il commento del presidente dell’Autorità di Sistema, Zeno D’Agostino. Diversi i settori di azione. Tra i più importanti quelli infrastrutturali, con finanziamenti per la Piattaforma Logistica, i cui lavori si concluderanno entro l’anno, e lo scalo ferroviario di Campo Marzio.
Non mancano progetti su tematiche ambientali: un innovativo sistema legato al procurement pre-commerciale per la bonifica di aree inquinate, la progettazione dell’elettrificazione delle banchine per rendere ancora più pulito il traffico marittimo, e lo sviluppo e adozione delle nuove tecnologie per ottimizzare l’uso delle infrastrutture esistenti e aumentare così la capacità portuale. In cantiere anche progetti legati al settore culturale e alla valorizzazione del patrimonio storico dello scalo, in occasione della ricorrenza dei 300 anni di fondazione del Porto Franco.
L’ultimo avviato è PROMARES “Promoting maritime and multimodal freight transport in the Adriatic Sea”. Con un budget di 2.800.000 euro, PROMARES è co-finanziato dal Programma Interreg Italia-Croazia e vede l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale capofila. Tramite questo progetto, i porti italiani dell’Adriatico collaboreranno con i principali porti croati per 30 mesi.
Obiettivo sarà potenziare l’intermodalità attraverso l’adozione di tecnologie innovative, sviluppando una strategia transfrontaliera comune e scambiando buone pratiche con la realizzazione di concrete azioni pilota in ogni porto.