Il lavoro di semina da parte di enti pubblici e operatori di settore è stato importante:
«Terminalisti, spedizionieri, operatori marittimi: nella capitale tedesca l’intera filiera del comparto si è presentata unita»,ha dichiarato il dirigente Promozione e Comunicazione dell’AdSP, Gabriele Gargiulo.
Il Terminal darsena Toscana (Tdt), con più di 860 prese per lo stoccaggio dei container refrigerati; il Livorno Reefer Terminal (Lrt), sul canale industriale, che si estende su una superficie di 11mila mq; l’interporto Vespucci, che ospita 10 mila metri quadrati di magazzini frigo; case di spedizione come Jas ed Ercolini: a Berlino c’era tutto il gotha toscano dell’ortofrutta.
«Al Fruit logistica – ha commentato Gargiulo - ci siamo proposti come un hub di riferimento nel settore, promuovendo la realtà in appositi incontri be2be e organizzando assieme a TDT un workshop specifico nel quale abbiamo illustrato le potenzialità del nostro sistema, che può vantare numeri di tutto rispetto».Ogni anno vengono infatti movimentati a Livorno 40mila container refrigerati, di cui 3mila gestiti direttamente all’Interporto e 6500 al Reefer Terminal; i restanti 30mila container vengono smistati verso i mercati di destinazione del Centro e del Nord Italia. Sono cifre che danno la misura di quanto l’agroalimentare sia strategico per lo scalo labronico: «Presto riuniremo in Autorità Portuale tutti gli operatori del settore per mettere a punto una strategia condivisa sulla logistica integrata: l’obiettivo è aggiungere alle attività di magazzino quelle di confezionamento e maturazione della frutta».