Il progetto consentirà allo scalo siciliano di diventare il sito “core” della rete italiana di distribuzione e gestione di impianti di stoccaggio GNL, prevista dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti attraverso il progetto GAINN4MOS. Inoltre, grazie alla realizzazione del deposito, l’Autorità di Sistema Portuale potrà aderire alle indicazioni delle politiche nazionali e comunitarie in tema di pianificazione energetica: il Governo italiano ha infatti disposto che entro il 2025 tutti i porti “core” della rete TEN-T dovranno essere in grado di fornire GNL alle navi e che dovranno essere previsti, opportunatamente distanziati, distributori GNL per mezzi pesanti sulla rete stradale.
Nel corso del dibattito Mario Dogliani, Direttore Generale della Fondazione CS Mare, ha ricordato che, nel momento in cui il GNL diventerà come previsto una quota significativa (20-30%) del combustibile utilizzato per il trasporto marittimo, ogni porto dovrà essere dotato di molteplici sistemi di rifornimento per poter servire in contemporanea diverse utenze anche di vario tipo.
“In quest’ottica – ha spiegato il direttore generale di Fondazione CS MARE – sono due i tasselli fondamentali di cui la Sicilia, a beneficio dell’intera area del Sud Italia, deve dotarsi: la realizzazione ad Augusta di un deposito costiero small scale (3.000-15.000 metri cubi) per la fornitura di GNL a mezzi navali, e la messa a punto di un’infrastruttura mobile che potrà rifornire, direttamente o indirettamente, l’utenza marittima, terrestre, e di altro genere della Sicilia e del Sud Italia”.