L’obiettivo è quello di creare un sistema armonizzato di prevenzione e protezione delle navi e delle strutture portuali contro minacce di atti illeciti intenzionali in ambito europeo, basato anche sulle determinazioni assunte a livello internazionale dall'IMO (International Maritime Organization), agenzia specializzata delle Nazioni Unite.
Il team della Commissione, composto da sei ispettori di diversa nazionalità, ha condotto una serie di controlli relativi all’esatta osservanza, attuazione e implementazione della complessa normativa internazionale e nazionale che disciplina la materia della “port security” in tre impianti portuali (port facilities), mentre per la parte "ship security", sono state ispezionate quattro navi di diversa nazionalità, di cui una extracomunitaria, una comunitaria e due unità italiane.
Nonostante il pochissimo preavviso con il quale è stata preannunciata, l'ispezione ha avuto un esito estremamente positivo, come sottolineato nel discorso di chiusura dalla delegazione, che ha avuto parole di apprezzamento per la professionalità e la preparazione del personale della Guardia Costiera, che ha operato nella duplice veste di Autorità Competente, ruolo rivestito dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di porto rappresentato dal Contrammiraglio Luigi Giardino, Capo del 6° Reparto – Sicurezza della Navigazione, e di Autorità Designata, figura propria della Capitaneria di Porto, nonché con propri ispettori a bordo delle unità ispezionate (Duly Authorized Officers).
Il team ispettivo ha inoltre apprezzato la capacità di tutte le Amministrazioni dello stato coinvolte di saper operare in perfetta sintonia, ognuno secondo le proprie prerogative e professionalità acquisite, conseguendo apprezzabili risultati in termini di sicurezza delle navi e del porto, presupposto fondamentale per garantire i traffici marittimi ed aumentare la competitività dello scalo partenopeo.