Se umanamente appare comprensibile lo stato di agitazione in cui versa Vincenzo Onorato, con il bond aziendale a 37,9 centesimi (molto meno della metà del valore di emissione), la multa di Euro 29 milioni comminata dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato per abuso di posizione dominante e concorrenza sleale, il crollo delle quote di mercato, le perdite sempre più ingenti, il blocco intervenuto sulla tentata fusione CIN-Moby immaginato per confondere mercati finanziari e creditori, nel contempo non si può non replicare alle notizie infondate e calunniose da lui riportate.
Il Gruppo Grimaldi rappresenta una delle principali realtà imprenditoriali del Centro-Sud, opera una flotta composta da 115 navi di proprietà di cui ben 51 assolutamente prive di debiti. Ha un fatturato di oltre Euro 3 miliardi ed occupa 15.000 dipendenti in tutto il mondo (a terra ed in mare), di cui ben 12.000 europei.
Sin dalla sua fondazione, avvenuta oltre 70 anni fa, il Gruppo ha sempre raggiunto risultati positivi, registrando un rapporto fra investimenti ed indebitamento fra i più prudenti nel settore a livello mondiale. Grazie alla filosofia di gestione improntata all’eccellenza ed alla professionalità, il Gruppo mantiene da sempre ottime relazioni con enti istituzionali e finanziari a tutti i livelli, nonché con i sindacati regolari riconosciuti a livello mondiale e nazionale.
Non a caso, recentemente, il Gruppo ha ricevuto pubblici attestati di apprezzamento per il proprio stato patrimoniale, finanziario ed economico, dai vertici di alcune fra le più importanti banche Europee. Inoltre, annualmente il Gruppo riceve regolarmente i più prestigiosi premi internazionali per la logistica ed il trasporto marittimo.
Con riferimento agli equipaggi, le 27 navi miste merci/passeggeri, gestite dal Gruppo con i marchi Grimaldi Lines, Finnlines e Minoan Lines in tratte intra-europee, impiegano a rotazione su 2.000 posti di lavoro oltre 4.000 marittimi, tutti comunitari. Sulle altre 90 navi merci RoRo, Car carrier e ConRo, impiegate prevalentemente su tratte transoceaniche, gli equipaggi sono composti prevalentemente da marittimi europei, in numero ben superiore rispetto a quanto richiesto dalla normativa nazionale ed internazionale.
Inoltre, preme segnalare che il Contratto di secondo livello siglato dal Gruppo è uno dei più generosi del settore mentre, per tutelare il benessere degli equipaggi, è stata recentemente istituita una posizione specifica relativa al Welfare dei marittimi, per soddisfare tutte le ragionevoli e legittime ambizioni delle risorse imbarcate. Il Segretario Generale dell’ITF (International Transport Workers’ Federation), si è recentemente congratulato per l’attenzione dedicata dal Gruppo al benessere delle sue risorse umane.
Purtroppo, chi opera su mercati locali, soprattutto se sovvenzionato, non riesce a comprendere le dinamiche concorrenziali e le specifiche problematiche delle linee internazionali, come ad esempio i problemi nel reperire alcune posizioni a bordo, come gli ufficiali di macchina o i mozzi. Poco più di dieci anni fa, prima della privatizzazione di Tirrenia, Onorato dichiarava che:
“… consentire al gruppo Tirrenia di ottenere dallo Stato italiano circa un miliardo di euro di sovvenzioni è in aperta contraddizione con le regole dell’Unione europea e le esigenze della popolazione della Sardegna … la fine del monopolio in Grecia ha fatto sì che ben 84 collegamenti per le isole, assegnati attraverso una gara, costino allo Stato soltanto 38 milioni di euro l’anno, con un sensibile miglioramento dei servizi per i residenti nelle isole.”Nel frattempo, dopo aver acquisito la Tirrenia, Vincenzo Onorato ha cambiato idea. Del resto il “personaggio” è sempre stato volubile, evidenziando seri problemi a relazionarsi con gli altri ed a mantenere rapporti duraturi con tutti, istituzioni politiche e finanziarie, consulenti e collaboratori.
Nel tempo ha abbandonato anche le associazioni nazionali dei Rimorchiatori prima e degli Armatori dopo per formare nuove associazioni autoreferenziali, facendo nascere anche un sindacato ad hoc. Secondo la più autorevole giurisprudenza, nel momento in cui verrà confermata la multa per posizione dominante e concorrenza sleale, la Convenzione dovrebbe automaticamente decadere, per il non assolvimento degli obblighi di servizio pubblico.
A quel punto, si potrà voltare pagina e l’auspicio è che per garantire la continuità territoriale possa essere adottato il modello Spagnolo, erogando la sovvenzione sotto forma di contributo direttamente all’utenza, in modo equo, democratico e non lesivo degli equilibri concorrenziali. In tal modo il popolo Sardo potrà finalmente scegliere liberamente il vettore con cui muovere le proprie merci o viaggiare, senza alcun condizionamento. Vincerà il mercato, l’efficienza, il buon senso e il buon governo”.