Sono quattro dei 13 punti discussi giovedì 20 dicembre nel corso della seduta del Comitato di Gestione. Riunione a chiusura di un 2018 contrassegnato da un’attività consistente, propedeutica ad un 2019 che si annuncia ricco di sfide. A partire, proprio, dal rilancio del Porto Canale, con l’approvazione dell’Adeguamento Tecnico Funzionale al Piano Regolatore Portuale.
Variante di pianificazione che consentirà, attraverso la rimodulazione della destinazione degli spazi retrostanti al Terminal Container, l’operatività della prima fase della Zona Franca. In dettaglio, un’area individuata dal PRP per l’ampliamento del terminale contenitori, verrà riclassificata e delimitata per ospitare due palazzine (una per gli operatori e l’altra per le attività doganali) e tutte le infrastrutture idriche, elettriche e telematiche in funzione delle attività che opereranno in regime di fiscalità agevolata.
Miglioramento dell’operatività degli scali che passa anche dall’approvazione del Piano dell’Organico dei Lavoratori dei Porti di Sistema (imprese ex art. 16, 17 e 18 della legge 84/94). Il POPS 2019 – 20121, elaborato su una rilevazione statistica sulle 26 imprese portuali sarde, rappresenta una fotografia della situazione occupazionale negli scali dell’AdSP e, grazie alla continua ed aggiornata analisi dei fabbisogni lavorativi in porto, costituisce la base per l’adozione di eventuali “Piani Operativi di Intervento per il lavoro portuale” che consentiranno, con la formazione professionale e la riqualificazione, la riconversione e ricollocazione del personale in altre mansioni o attività sempre legate all’ambito portuale. Relativamente all’amministrazione del Demanio Marittimo, il Comitato di Gestione ha approvato il nuovo “Regolamento d’uso delle aree demaniali ricadenti nella circoscrizione dell’AdSP”.
Documento teso ad armonizzare, in ottica di sistema, le procedure di rilascio delle concessioni e di riscossione dei relativi canoni con l’acquisizione, a chiusura dell’iter, dei pareri degli Enti competenti tramite SUAPE telematico regionale. Per quanto attiene alla riscossione, lo stesso regolamento introduce un’armonizzazione degli importi dei canoni per tutte le concessioni demaniali che rientrano nelle aree di competenza dell’AdSP.
“Abbiamo chiuso il 2018 con l’approvazione di quattro punti strategici per i porti di sistema – spiega Massimo Deiana, Presidente dell’AdSP del Mare di Sardegna – A partire dall’Adeguamento tecnico funzionale del PRP sul Porto Canale, che consentirà finalmente l’attivazione della prima fase della Zona Franca, generatrice, insieme alla ZES, di nuova imprenditorialità e traffici merci per l’isola. Allo stesso tempo, grazie al nuovo regolamento sulle concessioni demaniali, che introduce iter più snelli e un’armonizzazione dei canoni, livellando, nel contempo, la riscossione tra nord e sud Sardegna, puntiamo a valorizzare e a sfruttare al meglio la redditività delle aree di nostra competenza, certi di attrarre nuovi investimenti e generare nuove forme di imprenditorialità”.Fiscalità agevolata, burocrazia ridotta, ma anche operatività stabile negli scali sardi.
“Il nuovo Piano sull’organico dei lavoratori delle imprese portuali – conclude Deiana – ci ha consentito di scattare una prima foto sullo stato dell’arte del lavoro negli scali di sistema e di attivare un monitoraggio costante sulle dinamiche occupazionali e aziendali. Nel contempo, con la nuova Pianta Organica, abbiamo concluso la riorganizzazione interna all’AdSP ridisegnandola su una dimensione unica e regionale, con particolare attenzione alle professionalità esistenti e alle esigenze che deriveranno dalle nuove sfide, alcune delle quali già alle porte”.