La Tella hanno sottolineato la funzione dell’Autorità marittima quale primo anello della catena della digitalizzazione portuale nazionale, facilitatore dei processi economici legati ai cicli produttivi che insistono sul trasporto marittimo. Ai sensi della Legge 221/2012, art.8 - commi da 10 a 17, (conversione in legge del decreto-legge 179/2012, recante “Ulteriori misure urgenti per la crescita del paese”), è stato evidenziato come il sistema PMIS (Port Management and Information System), in attuazione della Direttiva 2010/65/UE, rappresenta l'interfaccia unica nazionale per l'invio delle formalità di dichiarazione delle navi in arrivo e in partenza presso i porti italiani (National Maritime Single Window).
Nell’evidenziare il ruolo di coordinamento svolto dal Corpo delle capitanerie negli ultimi anni, si è posta particolare attenzione alle principali linee di azione: - conduzione di proficui confronti con l’utenza portuale nazionale orientati al soddisfacimento dell’interesse pubblico e al continuo accrescimento del valore delle infrastrutture che sostengono l’offerta dei servizi resi dall’Autorità marittima; - implementazione di servizi di cooperazione applicativa centralizzati, finalizzati all’integrazione dei processi gestiti dalle PA interessate al processo di pratica nave, in primis: l’Agenzia delle dogane e dei monopoli e il Ministero della salute. - integrazione del PMIS con i Port Community Systems (PCS) gestiti dalle Autorità di Sistema Portuale nazionali, attraverso l’erogazione di appositi Web Services finalizzati alla condivisione dei dati certificati dall’Autorità marittima; - partecipazione attiva in ambito Comunitario agli sviluppi dell’European Maritime Single Window environment (EMSWe), finalizzato a definire un’interfaccia unica marittima europea, a vantaggio delle navi che scalano diversi porti europei.