“particolarmente soddisfatto del lavoro fatto dall’Ente Bilaterale.
Lo studio, infatti, in continuità con quanto già avviato con il primo progetto di ricerca, consente di acquisire strumenti ed informazioni particolarmente utili a rafforzare la policy di settore, di conoscere in modo completo ed aggiornato i dati e le dinamiche del termalismo - in termini imprenditoriali e in particolar modo occupazionali - e confrontarli con quelli già raccolti nella precedente analoga analisi”.
La Vice Presidente, Ivana Veronese, ha rimarcato che:
“l’arricchimento del lavoro già avviato con il Primo progetto di ricerca, aggiornando ed ampliando sia il quadro comparato della qualifica di operatore termale delle Regioni italiane che il confronto con le qualifiche analoghe dei Paesi europei più prossimi e concorrenti, offre spunti di riflessione utili per tutti i soggetti attivi nel termalismo, per la partecipazione ad una migliore regolamentazione a tutela e sviluppo del settore e dell’occupazione”.Per il prof. Nicola Quirino:
“quella occupazionale è la nuova sfida del settore termale, chiamato a realizzare nei prossimi anni, un ricambio generazionale che dia spazio a giovani motivati, portatori di nuove competenze, utili a supportare la crescita del settore”.Per il Project Manager, Roberto Vegnuti:
“il Secondo Progetto Integrato di Ricerca del settore termale indica che le Terme, per crescere, hanno investito su informatica e digitalizzazione dei processi aziendali (+28% dal 2015 al 2018) e sul marketing e comunicazione (+ 14% dal 2015 al 2018).