16 Novembre 2018 - “Con un volume complessivo di 44 miliardi Malpensa copre il 2,7% del Pil italiano. La conferma dell’importanza del cargo aereo, un settore dei trasporti caratterizzato dal grande valore aggiunto della merce e da trend in costante crescita trascinati dall’espansione dell’e-commerce. In questo quadro, caratterizzato dall’evoluzione dei tradizionali modelli hub and spoke verso network sempre più complessi, la nostra cargo city punta a diventare riferimento per il Sud Europa con un masterplan che prevede altri 45mila metri quadri di nuovi magazzini”. È quanto affermato dal Cargo Manager di Sea Malpensa, Giovanni Costantini, nell’ambito del Seminario Trasporti e Logistica “Trasporto Cargo Aereo” organizzato da Gam Editori e Propeller Club di Milano, quinto appuntamento di una serie di incontri realizzati con l’obiettivo di approfondire la conoscenza del mondo della logistica.
Nel corso dell’evento sono state svolte visite ai centri logistici di importanti realtà presenti nella struttura di Malpensa (FedEX, MLE BCUBe, Beta-Trans) in cui sono stati spiegate alcune fasi dell’articolato processo che rende possibile la spedizione delle merci. Sulle caratteristiche dell’attività air cargo e sulle priorità da perseguire per assicurarne lo sviluppo del settore si è basata la seconda parte dell’iniziativa. Marina Marzani, presidnete di ANAMA, ha sottolineato come il trasporto aereo “pur movimentando solo il 2% del traffico complessivo italiano raggiunge la quote del 26% del valore delle merci movimentate”.
“Come associazione abbiamo avviato la preparazione di uno studio comparativo con le altre realtà europee. Le priorità per il futuro rimangono la digitalizzazione, la razionalizzazzione degl iaereoporti, lo sviluppo dei poli logistici”. Focus sulla farmaceutica, settore di punta della produzione nazionale, affidato a Mauro Grisafi, General Manager di BCUBE Air Cargo e Ad di MLE. “C’è una leadership produttiva che deve essere sostenuta da hub logistici incentrati su territorio, intermodalità, regole uniformi, comunicazione, supporto istituzionale”.
Ad aprire e chiudere la discussione, Riccardo Fuochi, presidente del Propeller milanese che ha evidenziato come la cargo city di Malpensa possa giocare un ruolo importante anche per le opportunità offerte dalla Belt and Road Initiative. “Lo scenario sta diventando sempre più competitivo, con diversi scali emergenti, tutti concentrati nell’Est europeo che si aggiungono ai tradizionali”. Da qui l’invito alle “PMI della logistica, strategiche per la nostra economia, a fare sistema, per migliorare le proprie dotazioni tecnologiche e la competitività e capacità di incidere sulle politiche del settore”.
Nel corso dell’evento sono state svolte visite ai centri logistici di importanti realtà presenti nella struttura di Malpensa (FedEX, MLE BCUBe, Beta-Trans) in cui sono stati spiegate alcune fasi dell’articolato processo che rende possibile la spedizione delle merci. Sulle caratteristiche dell’attività air cargo e sulle priorità da perseguire per assicurarne lo sviluppo del settore si è basata la seconda parte dell’iniziativa. Marina Marzani, presidnete di ANAMA, ha sottolineato come il trasporto aereo “pur movimentando solo il 2% del traffico complessivo italiano raggiunge la quote del 26% del valore delle merci movimentate”.
“Come associazione abbiamo avviato la preparazione di uno studio comparativo con le altre realtà europee. Le priorità per il futuro rimangono la digitalizzazione, la razionalizzazzione degl iaereoporti, lo sviluppo dei poli logistici”. Focus sulla farmaceutica, settore di punta della produzione nazionale, affidato a Mauro Grisafi, General Manager di BCUBE Air Cargo e Ad di MLE. “C’è una leadership produttiva che deve essere sostenuta da hub logistici incentrati su territorio, intermodalità, regole uniformi, comunicazione, supporto istituzionale”.
Ad aprire e chiudere la discussione, Riccardo Fuochi, presidente del Propeller milanese che ha evidenziato come la cargo city di Malpensa possa giocare un ruolo importante anche per le opportunità offerte dalla Belt and Road Initiative. “Lo scenario sta diventando sempre più competitivo, con diversi scali emergenti, tutti concentrati nell’Est europeo che si aggiungono ai tradizionali”. Da qui l’invito alle “PMI della logistica, strategiche per la nostra economia, a fare sistema, per migliorare le proprie dotazioni tecnologiche e la competitività e capacità di incidere sulle politiche del settore”.