Con il suo scafo in acciaio, la sovrastruttura in alluminio, la piscina e una piattaforma “touch and go” per l’elicottero, è il terzo superyacht che la coppia Staluppi ordina a Benetti in meno di dieci anni. Il design degli esterni è stato realizzato da Giorgio M. Cassetta, architettura navale e progettazione dello scafo sono opera di Mulder Design. Il desiderio degli Staluppi è rivivere le stesse emozioni del mondo automobilistico su una barca di grandi dimensioni. Per Giorgio M. Cassetta, autore degli esterni, la sfida principale è stata, quindi, quella di realizzare uno yacht estremamente dinamico, ma, al tempo stesso, voluminoso.
Un’imbarcazione d’impostazione classica, dalla prua lunga e inclinata, con volumi di sovrastruttura estesi e filanti che scivolano verso poppa dolcemente. Grande importanza ha assunto anche la corrispondenza tra le caratterizzazioni estetiche delle linee esterne e quelle degli interni: i mobili fissi outdoor sono stati pensati, disegnati e realizzati totalmente su misura con la volontà di richiamare il décor interno, attraverso contrasti tra teak lucido, linee nere e acciaio.
L’aspetto decisamente sportivo è stato raggiunto grazie al dinamismo dei volumi e delle proporzioni, che fanno di “Spectre” uno yacht dalle prestazioni paragonabili a quelle di uno yacht completamente realizzato in alluminio. Determinante in questo senso è stato il contributo dello studio olandese Mulder Design, a cui si deve la progettazione strutturale, dello scafo e del sistema di propulsione. Attraverso sapienti accorgimenti, i pesi totali sono stati contenuti e le performance di quello che lo stesso Frank Mulder, fondatore dell’omonimo studio, ha battezzato come “High Speed Cruising Hull”, sono incredibili. La velocità massima è di 21,2 nodi, superiore del 30% rispetto a una carena dislocante tradizionale e l’autonomia è pari a 6.500 miglia nautiche alla considerevole velocità di 12 nodi.