La XXII edizione, tenuta la scorsa settimana a Lagonissi nelle immediate vicinanze di Atene, ha chiamato a raccolta oltre 650 top player del mondo della logistica, portualità, trasporti e finanza per discutere le opportunità di sviluppo legate alle Autostrade del Mare. A suggerire la scelta della Grecia per l’appuntamento del 2018 sono stati il ruolo centrale di questo mercato nel network di Autostrade del Mare, le sue ottime performance nel trasporto via mare di merci e passeggeri e la crescita significativa della controllata Minoan Lines nel mercato interno.
L’Amministratore Delegato Emanuele Grimaldi, nel suo intervento, ha tracciato un’ampia panoramica sui risultati, i progetti e lo sviluppo a livello internazionale del primo gruppo armatoriale italiano e primo player nelle Autostrade del Mare in Europa. 12 sono le ro/ro greenship di ultima generazione che entreranno in flotta nei prossimi anni. Ridurranno a zero le emissioni inquinanti durante la sosta in porto grazie ad innovative batterie al litio e saranno le nuove ammiraglie della flotta mondiale per il trasporto merci, sia per le dimensioni che per le dotazioni tecnologiche.
A queste nuove costruzioni si aggiungono altre 7 navi Pure Car & Truck Carrier che verranno consegnate entro il 2020 per i servizi transoceanici del Gruppo. A questo piano di investimento in nuove navi, si affianca un importante intervento di green retrofit su tutta la flotta Grimaldi, che prevede la stesura di vernici al silicone ecocompatibili, la revisione dei sistemi di propulsione e l’installazione di sistemi di scrubber.
Si rinnova così il forte impegno del Gruppo a decarbonizzare lo shipping. Oltre all’investimento in tonnellaggio, il Gruppo Grimaldi continua nella sua strategia di potenziamento dei servizi logistici offerti alle maggiori case automobilistiche con la costruzione di nuovi terminal portuali e di nuove aree di sosta per veicoli, l’installazione di pannelli solari e pale eoliche in vari terminal del Gruppo, l’acquisto di macchinari per la movimentazione delle merci.
2 milioni di persone trasportate in più è la crescita programmata per il 2019 (rispetto al 2017) dal settore passeggeri del Gruppo, servito dalle navi con i marchi Grimaldi Lines, Minoan Lines e Finnlines, che effettuano collegamenti regolari rispettivamente nel Mediterraneo, Egeo e Mar Baltico.
Si prevede che i passeggeri trasportati passino dai 3 milioni del 2017 a 5 milioni nel 2019, grazie ll’ampliamento della flotta ro-pax con 6 navi già in esercizio: le Cruise Ausonia e Cruise Bonaria, impiegate sulle rotte per la Sardegna, le Corfù e Florencia, impegnate sulle rotte per la Grecia, la Mykonos Palace impiegata tra il Pireo e Chania, e il catamarano Santorini Palace, che serve i collegamenti Creta-Cicladi.
Confermato anche l’intervento di allungamento per i cruise ferry Cruise Roma e Cruise Barcelona, che sarà completato entro il primo semestre del 2019, mentre è in fase di studio l’ordine di nuovi ferry, della classe Superstar, per Finnlines. E’ l’anno della Minoan Lines.
Il 2018 vede il totale ripianamento del debito della Compagnia che dieci anni fa, quando il Gruppo Grimaldi acquisì la maggioranza del pacchetto azionario, ammontava a 500 milioni di euro. Oggi Minoan Lines, che ha inaugurato nuove linee tra il Pireo e Chania sull’isola di Creta e tra Heraklion (Creta) e le Isole Cicladi, impiegando unità battenti bandiera greca con personale ellenico, genera profitto e nuovi posti di lavoro.
“La nostra crescita si basa sul duro lavoro dei nostri dipendenti in tutto il mondo, sia di terra che di mare – ha dichiarato Emanuele Grimaldi - Abbiamo scelto di essere fortemente radicati in tutti i paesi europei in cui principalmente operiamo. Per questo motivo, su un totale di 15.000 dipendenti in tutto il mondo, ben 12.000 sono cittadini europei mentre i restanti 3.000 provengono da nazioni quali USA, Filippine, India, Sud America e Africa, confermando una vocazione internazionale e multiculturale. Anche le aziende fornitrici con cui lavoriamo sono per la stragrande maggioranza europee, tra cui il 39% italiane, il 22% finlandesi e il 30% di altri paesi europei”.