8 settembre 2018 –
“ALIS è un’associazione in forte crescita, in termini economici e di politica dei trasporti. Le 1300 aziende nostre associate, che danno occupazione a oltre 140.500 lavoratori, hanno visto nell’ultimo anno crescere in modo rilevante i propri fatturati. I 16 porti che aderiscono ad ALIS, in Italia e in Europa, stanno crescendo a due cifre grazie anche e soprattutto alle aziende che rappresentiamo.
E non solo. Siamo la più grande organizzazione associativa italiana del settore che interloquisce costantemente e con metodo con l’Europa e le sue istituzioni, come testimonia il nostro incontro di settembre con la Commissaria UE alla mobilità e ai trasporti Violeta Bulc. In sinergia si lavora sui tre macro obiettivi per lo sviluppo dell’intermodalità sostenibile: la digitalizzazione, la decarbonizzazione ed una rinnovata politica sulle risorse umane”.
Questa la fotografia di ALIS (Associazione Logistica Intermodale Sostenibile) che il suo presidente Guido Grimaldi ha presentato alla XXII Euromed Convention From Land to Sea, il summit internazionale organizzato ogni anno dal Gruppo Grimaldi, che si è tenuto a Lagonissi, vicino Atene. L’analisi prospettata si è accentrata sugli obiettivi della futura politica europea sull’intermodalità dei trasporti, che dovrà vedere entro il 2030, il 30% delle merci che percorrono più di 300 km viaggiare per ferrovia o per vie navigabili interne ed entro il 2050 raggiungere la quota del 50%.
“Il trasporto sostenibile – ha detto Guido Grimaldi - è oggi una condizione preliminare per il mantenimento della prosperità dell'UE: abbiamo bisogno di meno congestione, meno emissioni, più occupazione e più crescita. In tempi difficili, come quelli che l'Europa ha vissuto, la nostra missione è superare gli ostacoli presenti combinando soluzioni di trasporto coerenti con i principi di efficienza, riduzione dei costi, sicurezza e rispetto dell'ambiente”.
Nella sua analisi presentata agli operatori presenti al XXII Euromed, il presidente di Alis ha focalizzato in particolar modo i risultati ottenuti in tema di sostenibilità ambientale grazie all’utilizzo delle Autostrade del Mare sulla dorsale adriatica.
“La Grecia, con la sua posizione nel Mediterraneo, rappresenta un gateway di flussi di merci tra l'area balcanica, la Turchia e la penisola iberica attraverso una rete di servizi di trasporto intermodale che creano un vero ponte tra l'est e l'ovest dell'Europa.
I camion imbarcati ad Igoumenitsa o Patrasso verso Brindisi, che raggiungono via strada Civitavecchia o Salerno, per poi rimbarcarsi verso Barcellona o Valencia, raggiungendole in meno di tre giorni, nel corso del 2017 – ha aggiunto infine Guido Grimaldi - hanno fatto risparmiare 230.005 tonnellate di Co2 dal momento che 167.031 rimorchi hanno scelto il trasporto marittimo anziché quello stradale.
E per i primi otto mesi del 2018, i dati parlano di ulteriori 197.087 tonnellate di Co2 non immesse nell’aria da 129.616 rimorchi. Attraverso la connessione Patrasso - Venezia abbiamo poi creato un corridoio intermodale dalla Grecia al Nord Europa combinando le Autostrade del Mare con il collegamento ferroviario Venezia – Francoforte. Un progetto di successo che speriamo possa essere replicato anche nei porti greci verso l'Europa dell'Est - afferma il presidente di ALIS Guido Grimaldi - al fine di ridurre qualsiasi svantaggio strutturale e favorire le condizioni essenziali per il raggiungimento di crescita, economia sostenibile, coesione sociale e territoriale, garantendo livelli di efficienza, efficacia, sicurezza, sostenibilità ambientale e accessibilità economica”.