Tra le iniziative di ricerca e innovazione tecnologica, cui partecipano Eni e l’Ateneo, figurano il “Programma Operativo Nazionale (PON) – Biofeedstock” per la valorizzazione di biomasse di scarto, il “Competence Center Industry 4.0” sui temi di advanced analytics degli impianti produttivi, il “Cluster tecnologico Blue Growth” focalizzato sulla ricerca e innovazione per le industrie che fanno del mare la propria ricchezza, e il “Laboratorio congiunto Eni-CNR”, centro ricerca di Portici sui temi dell’agricoltura di precisione sviluppati in collaborazione con il Dipartimento di Agraria dell’Università. Eni e la Federico
II hanno precedentemente collaborato nell’ambito dell’esplorazione petrolifera realizzando importanti codici di analisi dei dati sismici, nella ricerca di soluzioni innovative per la robotica aerea nonché nello studio delle emissioni veicolari.
L’accordo rientra nel modello Eni, volto alla creazione di collaborazioni con il mondo della ricerca, puntando al coinvolgimento dei partner sin dalle fasi di progettazione del portafoglio tecnologico attraverso la condivisione dei bisogni industriali e con l’obiettivo di favorire la nascita di progetti di innovazione efficiente.
L’alleanza consentirà a Eni di allargare la rete di eccellenze con varie realtà di ricerca e innovazione, già consolidate con il Politecnico di Milano e di Torino, per traguardare lo sviluppo sostenibile in ambito energetico, adottato come strategia di crescita per l’azienda e per il Paese.