In attuazione delle innovazioni introdotte dalla Legge di Riforma dei Porti, il Piano si comporrà di due livelli: un documento di pianificazione strategica di sistema, che definirà gli obiettivi di sviluppo e i contenuti sistemici di pianificazione; e un documento composto dai Piani Regolatori Portuali dei singoli scali, che avrà contorni esclusivamente programmatici.
L’elaborazione del documento di pianificazione strategica di sistema sarà effettuata dal neo costituito Ufficio di Piano, composto da professionalità interne all’Ente portuale che si occuperanno della stesura dei quadri conoscitivi, e da figure designate dal Politecnico di Bari che effettueranno valutazioni di fattibilità tecnico economica delle scelte pianificatorie sottese alla strategia di piano.
La proficua collaborazione scientifica tra l’AdSP MAM e il Politecnico di Bari è stata suggellata da un accordo attuativo approvato di recente dal presidente Ugo Patroni Griffi e rientrante nell’ambito dell’accordo quadro stipulato nell’ottobre dello scorso anno.
“Tra i principali obiettivi del documento– commenta il presidente Patroni Griffi- c’è l’individuazione e la perimetrazione delle aree destinate a funzioni strettamente portuali e retro – portuali.L’Ufficio di Piano sarà coordinato dal direttore del Dipartimento Tecnico Francesco Di Leverano, responsabile scientifico sarà il professor Leonardo Damiani, designato dal Consiglio del Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale, del Territorio, Edile e di Chimica del Politecnico.
La pianificazione dello sviluppo di un porto non può prescindere da una strutturata integrazione e interconnessione con il tessuto urbanistico locale– conclude il presidente. Solo così riusciremo a coniugare i diversi interessi ad esso sottesi, primo fra tutti quello della sostenibilità ambientale e della tutela delle acque costiere.”