Le tragedie sono solo di due tipi quella che la natura ci procura con un evento drammatico ed inevitabile come un terremoto oppure una eruzione vulcanica o addirittura più "semplicemente" un fulmine, la seconda è una tragedia provocata sfacciatamente dalla responsabilità umana.
Il recente tamponamento con impressionante esplosione in autostrada non ha nulla di imponderabile ed il crollo di un ponte di cui si conoscono da sempre i problemi strutturali non ha nulla di imponderabile.
Quel ponte è una delle tantissime opere che era giunta da tempo alla fine della sua vita ed andava abbattuto e ricostruito come tante altre infrastrutture degli anni 60.
Una strage figlia di una logica circolare avvitata su se stessa secondo la quale non si fanno scelte per il bene comune che vanno oltre i quattro anni di mandato perchè ne beneficerebbe "chi viene dopo". E' tutto qui! Non occorrono analisi sociologiche e inchieste nelle ditte che hanno vinto gli appalti di manutenzione (che la politica quando è costretta a fare le cose in regola assegna al maggior ribasso...).
Noi popolo italico siamo specialisti nel passare una mano sulla coscienza altrui e ci aspettiamo che a momenti, assieme alla conta dei poveri disgraziati morti in questa ulteriore strage provocata dall'uomo, inizi il pietoso teatrino mediatico in cui tutti i politici, invece di vergognarsi tutti ma proprio tutti, assicureranno di cercare colpe e colpevoli...
La redazione di Primo Magazine e di PORTO&interporto oggi prega la SS. Assunta affinchè accolga amorevolmente tutti i deceduti nel crollo, già certi del divino perdono per ciascuno.
Maurizio De Cesare