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Istat - Prezzi al consumo


1 agosto 2018 - Secondo le stime preliminari, nel mese di luglio 2018 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registra un aumento dello 0,3% su base mensile e dell’1,5% su base annua (da +1,3% di giugno). L’ulteriore accelerazione dell’inflazione si deve prevalentemente ai prezzi dei Beni energetici regolamentati (che invertono la tendenza da -1,2% di giugno a +5,3%), solo parzialmente bilanciata dal rallentamento della crescita dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (da +2,9% a +1,7%).

Pertanto l’“inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, e quella al netto dei soli beni energetici subiscono una lieve decelerazione rispetto al mese precedente, rispettivamente da +0,8% a +0,7% e da +1,0% a +0,9%. L’aumento congiunturale dell’indice generale dei prezzi al consumo si deve per lo più ai rialzi dei prezzi dei Beni energetici regolamentati (+5,9%) e, in misura minore, dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+0,9%), solo in parte bilanciati dal calo dei prezzi dei Beni alimentari non lavorati (-1,8%).

L’inflazione accelera per i beni (da +1,5% registrato nel mese precedente a +2,1%), mentre per i servizi si registra una lieve decelerazione (da +1,0% a +0,9%); rispetto a giugno aumenta ulteriormente il differenziale inflazionistico tra servizi e beni (da -0,5 punti percentuali a -1,2).

L’inflazione acquisita per il 2018 è +1,2% per l’indice generale e +0,8% per la componente di fondo. Continuano le tensioni sui prezzi dei prodotti di lago consumo: nello specifico i prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona (da +2,2% di giugno a +2,3%) e quelli ad alta frequenza d’acquisto (da +2,7% a +2,8%) crescono su base annua più dell’indice generale.

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