Dopo la tragedia di Bologna campeggia il dibattito sul trasporto merci su gomma, eccessivamente sviluppato in Italia. Dal 2009, su questo tema, è attiva Greenova Italia, una società con sede a Pordenone che, attraverso una capillare attività di scouting nei paesi scandinavi, seleziona tecnologie e prodotti per il risparmio energetico di interesse strategico per l'Italia. Generazione di energia pulita, gestione risorse idriche, ricerca di nuovi materiali riciclabili, illuminazione a basso consumo sono, assieme alla mobilità sostenibile, i campi di applicazione di alcuni dei prodotti da Greenova Italia: in parte già utilizzati da pubbliche amministrazioni e società private italiane.
Flexiwaggon è una di queste clean technology e va proprio nella direzione di “alleggerire”, non solo il pianeta dal peso di tonnellate di CO2 (secondo la Europea Environment Agency, agenzia indipendente sull’ambiente, il rapporto è di 139 chilogrammi emessi per chilometro, contro i 14 del treno) ma anche il superlavoro degli autisti; chiamati spesso a turni di lavoro massacranti, consumati in tante ore trascorse alla guida. Resti in cabina, ma sei sul treno Flexiwaggon ha la sua massima forza nella semplicità.
Si tratta infatti di un carro ferroviario grazie al quale diventa facile salire e scendere, alla guida del proprio camion, ovunque ci sia una stazione. Una idea già sperimentata in Svezia, in particolare da ICA Gruppen, una società di grande distribuzione con sede a Solna, che utilizza i Flexiwaggon per evitare le lunghe attese che possono accumularsi negli scali merci convenzionali.