La notizia arriva dall’Istituto di scienze marine del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ismar) che con la sua rete meteo marina monitora in tempo reale sei aree geografiche dell’Adriatico che vanno dal golfo di Trieste al golfo di Manfredonia passando per il golfo di Venezia, la foce del fiume Po, Rimini e Senigallia (fig. 1), studiando moto ondoso, temperatura e salinità dell’acqua, direzione e intensità delle correnti marine, parametri atmosferici.
L’attività di monitoraggio del Cnr-Ismar si è svolta anche su un altro fronte, quello dei dati raccolti dal 1913 al 2016, in oltre 15.000 punti di misura in mare aperto sulle due sponde dell’Adriatico. I dati rilevati durante le crociere oceanografiche di diversi istituti di ricerca nazionali e internazionali sono stati analizzati, registrando un incremento di temperatura media dell’acqua superficiale di circa 2°C (da 25 a 27°C).