Gli analisti stimano che un 30% dell'oro estratto si trovi nelle riserve delle Banche Centrali, il 20% sia posseduto da privati sotto varie forme la maggioranza del quale in monete o lingotti da investimento e la metà rimanente sia stato utilizzato per dare forma a gioielli e oggetti di oreficeria vari. In antichità la quantità di oro estratta annualmente era nettamente inferiore rispetto alla capacità estrattiva attuale che può contare su mezzi e conoscenze tali da aver portato a tre mila tonnellate la produzione annua.
Le miniere d'oro più produttive si trovano in Sudafrica, negli Stati Uniti d’America, in Australia; in Russia, nel Canada, in Cina, in Brasile e nelle Filippine, In antichità la gran parte dell'oro estratto veniva utilizzato per gioielli e oggetti che dovevano servire ad adornare sia il corpo dei potenti che i luoghi dove essi abitavano. Con l'evoluzione del commercio l'oro ha assunto un ruolo sempre più preponderante come mezzi di pagamento dando vita alla coniazione delle prime monete d'oro che grazie alla presenza del prezioso metallo assumevano un valore universalmente riconosciuto ed apprezzato in ogni zona del mondo.
In tempi moderni il prezioso metallo giallo ha conquistato il ruolo primario anche nei mercati finanziari divenendo un asset fondamentale per la stabilità dell'economia mondiale, un ruolo che ha visto nella realizzazione dei lingotti oro puro la sua realizzazione più utilizzata per accumulare riserve di ricchezza che sono detenute da gran parte dei paesi più importanti.