Quaranta sondaggi per individuare le proprietà e la qualità dei sedimenti ricompresi nell’area marina prospiciente la futura opera di espansione a mare dello scalo labronico e oltre 50 tra prove penetrometriche e dilatometriche. Sono queste le indagini che le quattro imprese dovranno effettuare al momento della stipula del contratto.
Che avverrà dopo che la Stazione Appaltante avrà provveduto a fare le necessarie verifiche di legge. L’obiettivo prefissato: riconoscere quale potrebbe essere il successivo destino dei sedimenti a seguito delle attività di dragaggio che porteranno il futuro terminal container dello scalo labronico ad avere fondali da 16 metri. Le indagini geognostiche ed ambientali dovranno esplorare un’ampia area marina caratterizzata da profondità di fondale variabile da circa – 4,00 a -15,50 m dal livello del mare e avranno una durata di 210 giorni.