Questa seconda scoperta conferma l’elevato potenziale esplorativo e produttivo delle sequenze profonde del bacino del Faghur. Eni ha in programma, nel breve termine, la perforazione di altri prospetti esplorativi limitrofi alle due scoperte già effettuate che potranno aprire un nuovo polo produttivo per Eni nel paese.
La produzione potrà essere collegata alle infrastrutture esistenti e poi inviata al terminale di El Hamra, dopo l’approvazione del piano di sviluppo da parte del Ministro del Petrolio. Eni, attraverso la controllata IEOC, detiene la quota del 100% nel permesso di South West Meleiha. IEOC, attraverso la compagnia operatrice AGIBA, pariteticamente detenuta con Egyptian General Petroleum Corporation (EGPC), produce attualmente circa 53 mila barili di olio equivalente al giorno dal deserto occidentale egiziano. Eni è presente in Egitto dal 1954 ed è il principale produttore del paese con una produzione equity pari a circa 300mila barili di olio equivalente al giorno, destinata a salire nell’anno con la progressiva crescita della produzione del campo di Zohr.