Dal 2000, la Ue ha cofinanziato investimenti nelle linee ferroviarie ad alta velocità per 23,7 miliardi di euro. Gli auditor della Corte hanno effettuato un'inchiesta in sei Stati membri (Francia, Spagna, Italia, Germania, Portogallo e Austria) e hanno analizzato la spesa effettuata per oltre 5 mila km di linee ad alta velocità, coprendo circa il 50% dell'intera rete ferroviaria ad alta velocità della Ue. E’ stato inoltre rilevato che, sebbene la lunghezza delle reti nazionali stia aumentando, l'obiettivo di triplicare la lunghezza delle linee ferroviarie ad alta velocità (fino a 30 mila km) entro il 2030 non sarà raggiunto.
Sul fronte dei costi, dal rapporto è emerso che l’infrastruttura ferroviaria ad alta velocità è costosa: per le linee sottoposte ad audit, il costo medio di un chilometro è di 25 milioni di euro. Per quattro delle dieci linee, ogni minuto di tempo di percorrenza risparmiato costerà più di 100 milioni di euro. D’altro canto, se si considerasse seriamente la soluzione alternativa di potenziare le linee convenzionali esistenti, si potrebbero risparmiare miliardi di euro. Se si guarda alla caratteristiche del mercato, dal rapporto emerge che questo non è ancora aperto in Francia e in Spagna. In Italia è in misura limitata.