A causa dei gravi blocchi operativi creati dal Terminal VTE le imprese di autotrasporto hanno bruciato in un anno circa 10 milioni di euro, a fronte di utili che il terminal VTE fatica addirittura ad abbattere. E le attese operative dei camion ricadono quindi in forma di disservizi anche sugli altri operatori, spedizionieri e compagnie marittime e quindi sulla merce.
Un anno di trattative al Tavolo dell’Autorità di Sistema ha prodotto un nulla assoluto con un Terminal VTE che non ha investito nulla per velocizzare i processi di lavoro e con discussioni tanto interminabili quanto prive di risultati con gli altri operatori su eventuali azioni correttive di sistema.
Nella nota congiunta con le altre organizzazioni di categoria – sottolinea Giuseppe Tagnochetti segretario regionale Liguria di Trasportounito – abbiamo sottolineato i rischi di tensione incontrollata e incontrollabile che potrebbero verificarsi ai varchi portuali. Certo è – prosegue Tagnochetti – che la violazione quotidiana del protocollo d’intesa sottoscritto da autotrasporto con il Presidente Toti, Il Sindaco, Confindustria e tutti gli operatori portuali, pur a fronte di una disponibilità delle imprese di autotrasporto a confrontarsi su quello che dovrà essere il nuovo modello operativo portuale, necessario per affrontare il congestionamento prodotto dalle mega navi (apertura h24, intermodalità più funzionale, sviluppo di telematica di servizio) contrasta in modo evidente con una situazione costantemente peggiorata; e ciò ha eroso qualsiasi residuo rapporto di fiducia