5 luglio 2018 - “Auspichiamo vivamente che i problemi denunciati dalle imprese di autotrasporto presso il Terminal VTE di Voltri-Prà vengano al più presto esaminati e risolti”.
Lo afferma Marcello Di Caterina, Direttore della ALIS (Associazione per la Logistica e l’Intermodalità Sostenibile), intervenendo in merito alla protesta delle associazioni di categoria di Genova Cna-Fita, Confartigianato Trasporti, Fai-Conftrasporto e Trasportounito, che in assemblea unitaria hanno deciso di fermare i servizi di trasporto su gomma nel Porto di Genova – Terminal V.T.E. in Prà-Voltri nei giorni 12, 13, 14, 16, 17 luglio 2018.
I temi sul tavolo di discussione riguardano i tempi di attesa al carico/scarico dei contenitori, code dei veicoli causate dai blocchi operativi, fermi camion tassativi per cambi turno, e le conseguenti difficoltà nel programmare viaggi e consegne che portano anche ad una preoccupante diffusione di irregolarità nei tempi di guida e di riposo nonché a violazioni della sicurezza stradale da parte degli stessi autotrasportatori. Situazione che sarebbe resa ancor più complessa a fronte degli incrementi dei traffici portuali registrati negli ultimi mesi che sono estremamente positivi per l’Economia del Paese.
“Occorre non essere vittime di un successo ossia del positivo incremento economico e la nostra Associazione – ha continuato il Direttore dell’ALIS Marcello Di Caterina – non può rimanere silente al cospetto di tale manifestazione di protesta che bloccherebbe per cinque giorni le attività portuali in uno dei maggiori scali del Mediterraneo, in un periodo dell’anno quanto mai delicato quale quello estivo. Pertanto, vogliamo invitare le parti ad un sereno confronto per la soluzione delle tematiche denunciate, che vanno effettivamente a danneggiare l’attività di un sistema economico che basa la propria competitività sull’efficienza dei trasporti intermodali e della logistica in generale. Il nostro augurio – ha concluso Di Caterina – è che si possa arrivare ad un confronto costruttivo al più presto, senza giungere all’annunciato blocco delle attività”.