Sono i numeri finali della kermesse a dimostrare il valore complessivo del progetto, dove oltre le circa 200 mila pizze realizzate – comprese quelle in aerea ospitalità ed in area pizza class (in partnership con Molino Caputo e Casa Rossopomodoro) il cui incasso è andato in beneficenza all’associazione Un cuore per amico del professor Carlo Vosa, in area NPV d’essai ed al mondiale del pizzaiolo – si sono registrati consumi di oltre 55 tonnellate di farina, 2.5 tonnellate di pomodoro, 2.800 litri di olio, 3 tonnellate di latticini e oltre 2.000 piantine di basilico.
I dati di affluenza al palco eventi, ricco di partecipazioni nazionali ed internazionali, sono da stadio con circa 600mila presenze nei 10 gg. di manifestazione, ed infine ecco che il milione e 47mila visitatori dimostrano che Napoli, con questo appuntamento, che ha registrato sold out in alberghi, pensioni e B&B, e con i numeri di transito di Trenitalia verso il capoluogo campano, è punto di riferimento turistico per chi ha voluto visitare il NPV.
Le richieste da fuori prevedono già prove tecniche con parte della rassegna in Toscana (Prato, 13/17 giugno e Lido di Camaiore 4/8 luglio) prima di volare negli States per definire la presenza durante il Columbus Day (4/8 ottobre 2018) come special guest in rappresentanza della pizza napoletana in America. Anche in Italia però il Napoli Pizza Village ha avuto richieste come quella della città di Milano dove è prevista una exibition in autunno.