L’industria metalmeccanica con circa 120 miliardi di valore aggiunto contribuisce per l’8% alla formazione della ricchezza nazionale misurata con il Pil. Con circa 216 miliardi di euro rappresenta circa il 50% delle esportazioni complessive del paese, generando un attivo dell’interscambio pari ad oltre 50 miliardi di euro.
“Bisogna preservare la metalmeccanica e promuoverne la crescita”, spiega Simona Capasso. “Continuare sulla strada delle riforme è indispensabile, così come dare impulso alla creazione di un eco sistema 4.0”. Federmeccanica ha avviato a tal fine un apposito progetto: “Ricomincio da 4”. La Federazione ha posto grande attenzione anche sul fronte della formazione, lanciando il progetto pilota di alternanza scuola – lavoro Traineeship che ha visto la partecipazione di 50 scuole e più di 100 aziende partner in tutta Italia. “Un altro fronte d’impegno prioritario - sottolinea Capasso - è quello del rinnovamento non solo contrattuale ma anche culturale, avviato con il contratto collettivo nazionale di lavoro dei metalmeccanici. Sono stati introdotti nuovi ed innovativi strumenti di welfare e il diritto soggettivo alla formazione, un importante investimento sulle persone”.