29 giugno 2018 – “Nella bioeconomia è tempo di passare dalla strategia all’azione”. È questo l’appello che lancia da Napoli Catia Bastioli, Presidente di SPRING, il Cluster nazionale della chimica verde, che ieri nella prestigiosa sede del Banco di Napoli di via Toledo ha tenuto la propria assemblea dal titolo significativo: “Bioeconomia in Italia: dalla strategia all’azione”.
“È tempo di ridisegnare l’intero modello di sviluppo traducendo la strategia nazionale sulla bioeconomia in un piano d’azione dettagliato che ponga obiettivi chiari e definiti nel breve e nel lungo periodo e soprattutto stimoli un modello di innovazione continua, applicata ai territori, per una reale accelerazione verso uno sviluppo sostenibile in grado di rigenerare le risorse naturali e di dare lavoro di qualità in Italia”, dichiara Bastioli.
“Assicurando la valorizzazione – afferma la Presidente di SPRING – di quei prodotti bio-based che siano in grado di dare origine ad un sistema integrato con un ampio ventaglio di opportunità da cogliere e con ricadute tangibili nelle aree locali”.
“La scelta di Napoli come sede della nostra Assemblea non è casuale: la bioeconomia rappresenta una grande opportunità di crescita per il nostro Paese, a partire dal Mezzogiorno, dove esistono già competenze e tecnologie per consentire progetti di riqualificazione territoriale con grandi potenzialità in termini di riconversione di siti industriali non più competitivi o abbandonati in bioraffinerie integrate, utilizzo di terreni marginali e inquinati, creazione di nuovi settori, nuovi prodotti e nuovi lavori”.
“Da Napoli, SPRING vuole costruire un ponte verso tutto il Mediterraneo per far recuperare al nostro Paese la propria centralità economica, tutelare il nostro grande patrimonio di biodiversità e gettare le basi per uno sviluppo sostenibile che inietti innovazione di sistema al servizio dei territori e diffuso in tutta l’Area, grazie alla bioeconomia coniugata con il paradigma dell’economia circolare”.
Secondo il Rapporto 2018 sulla Bioeconomia in Italia, realizzato dalla Direzione Studi di Intesa Sanpaolo, la bioeconomia in Italia vale 260 miliardi di euro e dà lavoro a circa 1,7 milioni di persone. La bioeconomia è un metasettore all’interno del quale l’industria chimica bio-based svolge un ruolo essenziale come traino di innovazione e sviluppo sostenibile, consentendo di portare sul mercato nuovi prodotti che presentano nel corso della loro vita performance migliorative rispetto a prodotti tradizionali o che permettono migliori opzioni di smaltimento.