La variazione congiunturale degli ordinativi è sintesi di un aumento delle commesse raccolte sul mercato interno (+1,5%) e di una flessione di quelle provenienti dall’estero (-0,8%).
Gli indici destagionalizzati del fatturato segnano incrementi congiunturali per tutti i raggruppamenti principali di industrie ad eccezione dell’energia (-3,0%); il maggior aumento è quello relativo ai beni di consumo (+2,1%). Corretto per gli effetti di calendario (i giorni lavorativi sono stati 22 contro i 23 di marzo 2017), il fatturato totale cresce in termini tendenziali del 3,6%, con incrementi del 2,8% sul mercato interno e del 5,1% su quello estero.
Per il fatturato l’incremento tendenziale più rilevante si registra nelle industrie farmaceutiche (+9,3%), mentre – limitatamente ai settori manifatturieri – la maggiore diminuzione riguarda le industrie del comparto plastico (-2,1%). L’indice grezzo degli ordinativi segna un aumento tendenziale del 2,6%, con un incremento maggiore per il mercato estero (+4,2%) rispetto a quanto rilevato per il mercato interno (+1,5%). L’incremento più ampio si registra per i mezzi di trasporto (+16,0%), mentre la flessione più rilevante riguarda il comparto dell’elettronica e dell’ottica (-8,0%).