Questa in sintesi la posizione espressa da AssArmatori che ha seguito con grande attenzione anche l’attuale stato di agitazione sindacale in Sicilia contro la decisione della compagnia Caronte & Tourist Spa di estendere alla propria impresa controllata, C&T - Isole Minori Spa, l’utilizzo del personale di bordo (anche tramite l’assunzione di nuovi marittimi all’interno dei suoi organici) per l’effettuazione delle operazioni di rizzaggio e derizzaggio di mezzi commerciali prevalentemente con autista al seguito e per altre tipologie secondo quanto adottato da tempo su altre linee di trasporto locale gestite dalla compagnia.
Peraltro Caronte Tourist ha anche ribadito la disponibilità a farsi carico, nell'ambito dei propri organici e delle proprie tipologie di lavoro, di eventuali esuberi che l'attività di autoproduzione dovesse indurre sul territorio. Analoga posizione AssArmatori ha assunto anche rispetto al caso relativo a un altro associato, GNV, che nell’incertezza normativa vigente nei porti governati dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure occidentale e comunque agendo in trasparenza sulla base di un’intesa con la Compagnia dei lavoratori portuali, ha preso una multa per aver compiuto operazioni di rizzaggio e derizzaggio con i propri marittimi.
Nel rispetto delle leggi e dei regolamenti a tutela della sicurezza, delle posizioni sindacali e delle maestranze portuali, AssArmatori non può non rimarcare come il diritto all’autoproduzione sia, a distanza di ben oltre 20 anni dall’emanazione della Legge Antitrust e della Legge di riforma portuale, rispettivamente datate 1990 e del 1994, un diritto oramai ben delineato e regolato. E in Sicilia è applicato quanto previsto dalla Legge 84/94 (comma 4, lett. d) dell’art. 16) e dal Decreto Ministeriale n. 585 del 31 marzo 1995 che ha stabilito le modalità attraverso le quali le imprese di navigazione possono avvalersi delle attrezzature e del personale bordo per effettuare operazioni e servizi portuali.