9 aprile 2018 - Le pmi meridionali tornano ad investire. Potrebbero farlo in maniera ben più consistente grazie ad una crescente solidità finanziaria e patrimoniale. Il tessuto produttivo ha conti economici in ripresa e torna a popolarsi, ma soprattutto di imprese di piccolissime dimensioni, che faticano però a crescere. La velocità con cui tale processo si compie non è ancora sufficiente a recuperare, in tutti i territori, le fette di tessuto imprenditoriale perdute con la crisi. Due saranno le sfide decisive: attivare il potenziale degli investimenti e favorire il salto dimensionale delle micro imprese. Questa la fotografia della IV edizione del Rapporto pmi Mezzogiorno, a cura di Confindustria e Cerved, con la collaborazione di Srm – Studi e Ricerche per il Mezzogiorno, che fa il punto sulle caratteristiche e sull’andamento di un campione di imprese – le pmi di capitali tra 10 e
250 addetti – rappresentativo del tessuto imprenditoriale meridionale. Un campione, di circa 26 mila imprese, che vanta un fatturato di tutto rispetto (oltre €.130 Mld) e un valore aggiunto di quasi €.30 Mld: da sole, dunque, valgono poco meno del 10% del PIL meridionale.