L’elaborazione del piano di sviluppo strategico da parte della Regione Campania è stato il frutto di una elaborazione approfondita e ragionata, con il coinvolgimento delle forze economiche e sociali, oltre che di quelle istituzionali.
Il documento si riserva di effettuare un punto della situazione ad un anno di distanza dall’avvio operativo della ZES, con la possibilità di allocare altri 300 ettari, rispetto ad un perimetro definito di 5.100 ettari, proprio per valutare quali siano le reazioni degli operatori economici e del mercato rispetto alle opportunità di attrazione di investimenti produttivi. Auspico che tutte le forze istituzionali trovino quella unità di intenti necessaria per mettere in campo quel tessuto di concordia e coesione che è una delle virtù necessarie per il successo della zona economica speciale.