Dagli accertamenti effettuati sul posto e dai successivi approfondimenti tesi a ricostruire l’origine dei materiali, emergeva che gli inerti depositati sull’arenile risultavano principalmente costituiti da resti di demolizioni edili, provenienti da un impianto di recupero e preparazione al riciclaggio rifiuti, operante nell’entroterra genovese.
Per tale ragione, sia il sodalizio sportivo che la ditta esecutrice dei lavori venivano sanzionati ai sensi del Codice dell’ambiente per importi pari a circa 15.000 euro. Il materiale depositato sarà rimosso quanto prima, ma alcuni campioni sono stati prelevati e saranno analizzati per verificare l’eventuale presenza di sostanze inquinanti che, qualora fossero riscontrate, comporteranno anche il configurarsi di rilevanti reati ambientali.