A illustrarne a grandi linee i contenuti è stato l’amministratore delegato del Polo di Guasticce, Bino Fulceri, che si è presentato all’iniziativa fieristica assieme a due dirigenti dell’Adsp, Gabriele Gargiulo per la promozione e comunicazione, e Claudio Vanni, responsabile degli strumenti di programmazione e del Sistema Informativo Portuale dell’Ente. Il progetto, che è stato sviluppato assieme a RAM spa (Società in house del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti); a due Regioni (Toscana e Veneto) e a RFI, mira a prolungare il tratto marino delle Autostrade del Mare attraverso il trasporto combinato strada-rotaia e punta ad ancorare lo scalo labronico, primo porto nazionale per traffico RO/Ro, agli Interporti di Padova e Verona, considerati veri punti di riferimento per i mercati europei.
In che modo? In attesa che si avviino (e concludano- entro il 2022) i lavori di adeguamento delle gallerie appenniniche lungo la tratta Prato-Bologna, l’Interporto e i partner del progetto stanno studiando la possibilità di utilizzare una impresa ferroviaria che ha prenotato l’uso di alcune tracce notturne dell’Alta velocità per il trasporto della merce direttamente ai due interporti. Al momento è in fase di definizione il costo complessivo del nuovo servizio intermodale per un raffronto con le tariffe sul tutto strada. Ed è aperto il tavolo di lavoro con i partner pubblici del progetto per individuare tutte le possibili forme di incentivazione a sostegno dello start-up del nuovo servizio, che – è su questo che si sta lavorando – potrebbe essere attivato già a partire dal 2019.