Il corrispettivo pattuito è 934 milioni di dollari. Il completamento della transazione è subordinato al rispetto di alcune condizioni standard, tra cui tutte le autorizzazioni necessarie da parte delle autorità egiziane. Zohr è stato avviato con successo nel dicembre 2017, a soli 28 mesi dalla scoperta, e ha raggiunto una produzione lorda di oltre 11 milioni di metri cubi di gas al giorno. La produzione aumenterà gradualmente fino a raggiungere il plateau entro la fine del 2019. L’Amministratore Delegato di Eni, Claudio Descalzi, ha dichiarato:
«Siamo lieti di collaborare con Mubadala e di dargli il benvenuto come partner nella concessione di Shorouk. Questo rappresenta un ulteriore segnale della qualità di questo asset di primaria importanza sviluppato da Eni».Musabbeh Al Kaabi, Amministratore Delegato di Petroleum & Petrochemicals, Mubadala Investment Company, e Presidente di Mubadala Petroleum ha dichiarato: «Questo è un investimento importante e interessante per Mubadala, che aggiunge un asset di primaria importanza con flussi di cassa a lungo termine al proprio portafoglio.
Stiamo entrando in una forte partnership con Eni che, come Operatore, ha consegnato il progetto in tempi record e con il pieno supporto delle autorità egiziane». Eni è presente in Egitto dal 1954, dove opera attraverso la controllata IEOC Production BV. La società è il principale produttore del paese con una produzione equity pari a circa 230.000 barili di olio equivalente al giorno.