Nel suo intervento l’Amb. Li Ruiyu ha ricordato che nel 2018 ricorrono il V anniversario del lancio della Belt and Road Initiative e il 40° dell'avvio della politica di apertura e riforme sottolineando che le relazioni tra Cina e Italia si trovano a un nuovo punto di partenza storico ed entrambi i Paesi devono cogliere le opportunità, rafforzare gli scambi politici, integrare le risorse interne e promuovere la cooperazione nell'ambito di "Una cintura e una via".
In particolare Li Ruiyu ha affermato che la Cina vuole investire sui porti italiani “Le autorità e le aziende cinesi hanno già preso contatti con i porti di Trieste, Genova e Venezia per sviluppare nuove opportunità di cooperazione”. L'obiettivo, ha aggiunto, è "giungere quanto prima alla sigla di un memorandum d'intesa" per la cooperazione bilaterale. Parole che riconoscono l'intenso lavoro svolto dalla nostra rete diplomatica, a partire dall'ambasciata italiana di Pechino guidata dall’Amb. Sequi che, a sua volta ha affermato che l’Italia deve afferrare l’opportunità della Belt and Road Initiative, rafforzare gli scambi, il coordinamento e l'organizzazione efficace, partecipare attivamente alla realizzazione. Ha poi aggiunto che "i porti italiani non sono alternativi ma complementari al Pireo. L'interesse della Cina è forte e concreto ma la Via della Seta andrà avanti con o senza di noi”.