“Il ruolo del Tribunale delle Imprese sta acquisendo una valenza di natura primaria: è un luogo dove il giudice intermedia le istanze occupazionali e anche sociali. Dunque una centralità diretta soprattutto alla fase anteriore all’espressione della crisi, che deve essere definita per tempo, seguendo il vecchio motto che prevenire è meglio che curare. In questo ambito è fondamentale il ruolo dei commercialisti”.Lo ha detto Vincenzo Moretta, presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili di Napoli, aprendo il convegno “Il ruolo del professionista nel contenzioso societario”, tenuto presso la sede dell’Ordine.
“Le nuova legge fallimentare consentirà ad organismi appositi di verificare l’esistenza di situazioni di crisi d’impresa – ha evidenziato Enrico Quaranta, magistrato presso il Tribunale delle Imprese di Napoli - Ai magistrati spetterà il compito di attuare misure protettive per l’attività degli imprenditori e consentire dunque la permanenza in vita delle società, con risvolti positivi dal punto di vista occupazionale”.Francesco Fimmanò, prof. di Diritto Commerciale Università degli Studi del Molise, ha evidenziato:
“Il Tribunale delle Imprese è chiamato a svolgere una nuova funzione rispetto alle vecchie logiche, ispirate in un certo senso alla “punizione” degli imprenditori falliti: oggi si tende a fare emergere la crisi prima possibile anche grazie agli interventi dei creditori pubblici, in modo di proteggere l’impresa e consentire la stabilizzazione dei livelli occupazionali”.
Nella foto da sinistra Liliana Speranza, Vincenzo Moretta, Maria Tuccillo ed Enrico Quaranta.