Le oltre 100 pagine fotografano la situazione presente e passata degli scali di Livorno, Piombino, dell’Isola d’Elba e di Capraia, le prospettive future sotto ogni aspetto dell’attività portuale. La prima parte del POT è dedicata ai mercati di produzione e di consumo di riferimento europei ed extra europei e al posizionamento strategico complessivo del nodo logistico integrato nel contesto nazionale.
I porti del sistema – si legge nella nota del Pot – insieme hanno movimentato nel 2016 oltre 41 milioni di tonnellate di merce, contribuendo per oltre l’8,7% del traffico complessivo italiano. La AdSP del MTS contribuisce peraltro al 4% del traffico nazionale di merci alla rinfusa e oltre il 14% del traffico portuale italiano di merci varie (Ro-Ro, Contenitori e General Cargo) detenendo il primato nazionale nel comparto del traffico rotabile in termini di tonnellate movimentate e numero di mezzi commerciali sbarcati/imbarcati.
Dopo una disamina sulle potenzialità dei due scali con riferimento alle varie tipologie merceologiche, il POT si sofferma sul porto digitale, sull’industria 4.0 e sui macro obiettivi da raggiungere nel futuro: dalla realizzazione della AdSP unica, con la revisione e accorpamento delle funzioni, alla prevenzione della corruzione, promozione della trasparenza; dalla formazione del personale alla istituzione dello sportello unico amministrativo; dal rafforzamento dell’E-Government alla redazione dei nuovi regolamenti unificati, sino al rafforzamento di accordi e partenariati per lanciare azioni di sistema.