Poulsson ha detto che la Cina ha generalmente evitato la tendenza, sfortunatamente manifestata da altri Stati membri dell'IMO, ad adottare misure unilaterali in contrasto con le regole concordate a livello internazionale. Poulsson ha portato l’esempio dell’Ue che sembra andare avanti con l'attuazione di un sistema regionale di raccolta dati di CO2 per le navi (comprese le navi battenti bandiera non UE) molto diverso da quello concordato in sede IMO.
Parimenti gli USA non solo non sembra siano interessati a ratificare la Convenzione sulle acque di zavorra (BWMC), ma hanno anche adottato standard di omologazione per i nuovi sistemi di trattamento richiesti diversi da quelli concordati dall'IMO, creando enormi problemi pratici e legali agli operatori. Poulsson ha sottolineato in particolare gli sforzi compiuti dalla Cina per impegnarsi in modo costruttivo nello sviluppo delle nuove normative ambientali dell'IMO applicabili al trasporto marittimo internazionale sostenendo soluzioni pragmatiche per la loro efficace implementazione a livello mondiale.