2 dicembre 2017 - L’Associazione dei Comuni italiani, accogliendo la richiesta di Assomarinas e UCINA Confindustria Nautica, lancia un appello al Parlamento a sostegno della soluzione del contenzioso decennale sugli aumenti dei canoni concessori nell’ambito della legge di bilancio.
I risultati dell’intensa attività legislativa svolta dalle due Associazioni presentati in Confindustria a Roma.
L’ANCI scende in campo al fianco della portualità turistica, chiedendo al Parlamento di dare - nell’ambito della legge di bilancio - soluzione al contenzioso decennale generato dall’aumento retroattivo dei canoni concessori.
“L’incertezza provocata dall’applicazione della norma – scrive il Presidente ANCI, Antonio Decaro – se non efficacemente gestita, rischia di trasformare i porti turistici da patrimoni da valorizzare nell’interesse della collettività, in luoghi di degrado e abbandono. L’approvazione dell’emendamento nella legge (…) consentirebbe a tutti noi di indirizzare ogni energia per la valorizzazione dei nostri territori - aggiunge il Sindaco di Bari, rivolgendosi ai colleghi di tutta Italia concessionari di aree demaniali, invitandoli - a porre in essere ogni iniziativa e azione utile a sensibilizzare il Parlamento”.
Nel frattempo il 30 novembre scorso a Roma presso la sede di Confindustria, Assomarinas ha presentato le attività associative a difesa degli approdi svolte insieme a UCINA nel corso di tutto il 2017 e ha tenuto un Seminario sui dragaggi nei porti. A tenere banco le numerose novità legislative introdotte dalla riforma del Codice della nautica e la Legge delega sul riassetto demanio marittimo.