Trasferendo su rotaia parte del percorso, oggi effettuato totalmente su gomma, il nuovo servizio potrebbe arrivare a togliere 2.700 camion ogni mese dalle strade dell’Italia Centro-Settentrionale con un notevole beneficio in termini ambientali, stimabile in circa 4.800 tonnellate di emissioni di C02 in meno all’anno.
Questo lo scopo dello studio che impegnerà Interporto Toscano Amerigo Vespucci (promotore dell’iniziativa), RAM Logistica Infrastrutture e Trasporti Spa, Autorità di Sistema Portuale dell’Alto Tirreno, Regione Toscana, Regione Veneto, Interporto Quadrante Europa di Verona, Interporto di Padova e Rete Ferroviaria Italiana (RFI), firmatari di un Protocollo d’intesa.
I firmatari del Protocollo collaboreranno alla definizione di un progetto di fattibilità tecnico-economica per uno o più nuovi servizi intermodali volti a fluidificare i flussi di traffico connessi alle Autostrade del Mare afferenti al Porto di Livorno, riducendo il congestionamento di terminal, aree portuali e vie d’accesso.
Il gruppo di lavoro analizzerà la sostenibilità dell’utilizzo dell’Interporto Vespucci come vero e proprio gate portuale e come scalo di riferimento per l’instradamento dei semirimorchi su ferro verso gli Interporti di Verona e Padova, snodi strategici sulle direttrici di traffico Nord-Sud ed Est-Ovest. Un obiettivo ambizioso dunque, reso necessario a fronte della crescita dei traffici dei rotabili registrata presso lo scalo livornese.