Per immaginare una nuova ‘pedagogia del mare’ ci saranno gli interventi di Elisa Frauenfelder, decano della Facoltà di Scienze della Formazione del Suor Orsola e di Guglielmo de' Giovanni-Centelles, fondatore della cattedra di Storia del Mediterraneo del Suor Orsola che nel 2018 festeggerà il suo ventennale. Per iniziare a mettere insieme la rete delle istituzioni che potranno lavorare a questo progetto di “una didattica del mare” si confronteranno allo stesso tavolo Enricomaria Corbi, preside della Facoltà di Scienze della Formazione del Suor Orsola, Pietro Spirito, presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mare Tirreno Centrale, Daniela Villani, delegata al Mare del Sindaco di Napoli e Antonio Mussari, direttore del Museo del Mare di Napoli.
“Nelle scuole e nelle Università italiane – anticipa Guglielmo de' Giovanni-Centelles, professore straordinario di Storia del Mediterraneo all’Università Suor Orsola Benincasa - c’è una pesantissima assenza nella programmazione didattica: il mare. Eppure si tratta di un fattore assolutamente decisivo nella vita degli europei della costa nord del Mediterraneo. È ormai assolutamente necessario innescare, invece, un processo formativo che generi consapevolezza delle opportunità legate al mare non solo in chiave turistica”. Una pedagogia del mare, dunque, che come spiega de' Giovanni-Centelles “convogli scuole, università, mass media ed enti di ricerca verso un unico obiettivo: veicolare la conoscenza della tradizione marittima nostrana educando a cogliere, accanto a minacce che non vanno trascurate, le opportunità di uno sviluppo che sia, allo stesso tempo, economico e culturale”.