Ottime le performance statistiche se si guardano tutti i porti appartenenti all’associazione (Trieste, Venezia, Ravenna, Capodistria, Fiume): dal 2009 al 2016 la movimentazione complessiva delle merci è aumentata del 30%, passando da 112 a 143 milioni di tonnellate, mentre i container raggiungono addirittura un + 80%, passando da 1.3 milioni di TEUs, a 2.4 milioni. Eccellenti anche i risultati sul fronte dei fondi UE, con 164 milioni ottenuti da Bruxelles nel periodo 2009-2016 per lo sviluppo di infrastrutture e progetti di studio.
"Siamo in una fase storica in cui si parla di rafforzamento dei rapporti tra il mondo asiatico e l’Europa - ha puntualizzato D'Agostino. In questa visione il Nord Adriatico diventa cerniera fondamentale di questi ragionamenti ed è molto utile che ci sia un tavolo istituzionale in cui la portualità dell’Alto Adriatico possa dialogare. Altro dato fondamentale è che stiamo vedendo per la prima volta, una crescita importante dei traffici di tutti i porti NAPA. Il primo elemento da analizzare è questo: c'è un corridoio marittimo Adriatico al servizio dei traffici internazionali, che sta diventando un corridoio di riferimento".
“In quest’ottica - ha concluso D'Agostino - il NAPA sta vivendo una nuova fase di rilancio e quindi è una grandissima soddisfazione per me presiedere per il prossimo semestre un'associazione sempre più strategica per la portualità europea e internazionale”.