26 ottobre 2017 - Ieri 25 ottobre a Roma, presso la sede di Confitarma, si è tenuto il Convegno “Gas, pipelines and geopolitics”, organizzato nell’ambito del Festival della Diplomazia che si tiene a Roma dal 19 al 27 ottobre.
Nel suo discorso introduttivo Mario Mattioli, Presidente della Confederazione Italiana Armatori, nel sottolineare che l’energia è da sempre importante per l’economia globale, ha ribadito il fondamentale ruolo giocato dalla navigazione marittima.
“La crescente importanza delle importazioni di gas naturale – ha aggiunto il Presidente di Confitarma - imporrà nuovi comportamenti nei confronti della sicurezza energetica mentre le relazioni che si stanno sviluppando tra i paesi maggiori fornitori di gas e i principali paesi consumatori daranno vita a nuove riflessioni geopolitiche ai più alti livelli di politica economica e di sicurezza”.
Per quanto riguarda lo shipping “L'utilizzo di GNL come combustibile è emerso negli ultimi anni come una potenziale soluzione "catch-all" per limitare le emissioni delle navi. Peraltro le infrastrutture per la fornitura di GNL come combustibile alle navi sono ancora relativamente limitate. È probabile quindi che ci vorrà ancora del tempo prima che la maggior parte delle navi possa optare per il GNL come combustibile”.
Il Presidente Mattioli ha poi ricordato che l'industria marittima segue con grande attenzione e impegno lo sviluppo della normativa sulle emissioni di CO2 a livello internazionale e a livello europeo
“Come è stato spesso sottolineato da ECSA, ICS e Confitarma, gli armatori sono consapevoli dell’esigenza di introdurre misure relative alle emissioni per la salvaguardia dell’ambiente, ma ritengono di fondamentale importanza il fatto che le nuove norme siano globali e non regionali, per non creare nuove distorsioni dei mercati. L'obiettivo è quello di adottare regole semplici tenendo conto delle esigenze operative”.
“Gli armatori sanno che la sfida per il futuro si basa su navi tecnologicamente avanzate ed efficienti in termini di spesa energetica, tenendo conto della necessità di ridurre i costi e degli investimenti sostanziali per costruire eco-navi.
“Lo shipping – ha concluso Mario Mattioli – è vitale per l'economia globale anche in presenza di tensioni geopolitiche come le recenti prove missilistiche balistiche della Corea del Nord e la rottura diplomatica tra il Qatar e i vicini paesi del Medio Oriente: l'industria marittima continuerà a trasportare ancora il 90% del commercio mondiale con navi sicure, ecologiche ed efficienti”.